“Vaccini contro il Covid senza discriminazioni nell’interesse di tutti i lavoratori, indipendentemente se siano lavoratori subordinati o lavoratori che professionalmente esercitano l’ attività come autonomi o come persone giuridiche.”. Così in una nota Federpromm-Uiltucs si è espressa attraverso le dichiarazioni del suo presidente Manlio Marucci, che nel dare il proprio assenso come organizzazione a quanto proposto da ABI e Sindacali del settore bancario, e cioè di favorire il percorso da parte delle banche di somministrazione dei vaccini ai propri dipendenti, ha tuttavia sottolineato come nell’aggiornamento del protocollo del Ministero della Salute del 10 marzo debbano essere inseriti anche i consulenti finanziari, nonché tutti gli operatori del settore creditizio ed assicurativo che nella loro attività professionale svolgono consapevolmente e con “rischio” il proprio lavoro nell’interesse dei clienti, dei risparmiatori e degli investitori. E questo per assicurare una copertura quanto più ampia possibile in tali settori maggiormente esposti al contagio.
“Fare una discriminazione a livello sociale tra lavoratori di serie A o di serie B o dettare delle condizioni non giustifica – ha proseguito Marucci – quali siano i presupposti e i criteri di selezione che devono essere adottati nella scelta o priorità da seguire su chi tutelare prima e chi dopo, ma richiedono una consapevolezza e una organizzazione e capacità da parte di tutti nell’assumere atteggiamenti responsabili e comuni, almeno fino a quando non si creano le condizioni oggettive per soddisfare – con l’arrivo massiccio di tutti i farmaci esistenti sul mercato – una vaccinazione a largo raggio e di massa, così da debellare la pandemia che ha creato danni irreparabili sulla tenuta del sistema economico e produttivo del paese, nonchè danni ancor più gravi a livello psicologico, familiare e di socializzazione primaria.
https://patrimoniefinanza.com/2021/03/19/vaccini-federpromm-non-esistono-lavoratori-di-serie-a-e-serie-b-autonomi-discriminati/
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