SUL CASO EUROVITA E IN ATTESA CHE VENGA TROVATA UNA SOLUZIONE POLITICA IN TEMPI BREVI, ANCHE ALLA LUCE DEL PROVVEDIMENTO ASSUNTO IERI DAL MINISTERO DELLE IMPRESE IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA, FEDERPROMM INTERVIENE A DIFESA DEI CLIENTI E DEGLI STESSI OPERATORI PROFESSIONALI (CONSULENTI FINANZIARI E PREVIDENZIALI) CHE HANNO DATO FIDUCIA AL SISTEMA ASSICURATIVO ITALIANO
Roma 31 marzo 2023
Il quadro della compagnia Eurovita che ha sconvolto il panorama assicurativo in Italia, sta preoccupando non poco gli operatori del settore ma in particolare gli oltre 360mila clienti che (anche) attraverso il ruolo professionale svolto dai consulenti finanziari e previdenziali questi hanno avuto sempre un comportamento, onesto e dignitoso, di alto profilo consulenziale nel dare certezze degli investimenti in questa tipologia di prodotti e sevizi offerti dalla citata compagnia assicurativa.
Così Marucci della Federpromm si esprime a seguito delle recenti vicende che hanno interessato il caso Eurovita e alle difficoltà oggettive nel trovare una soluzione politica al problema, che si spera sia raggiunto entro i termini della scadenza della gestione provvisoria affidata al dr. A.Santoliquido sul tavolo del Governo presso il Mef.
Mentre tutti si affannano a capire le ragioni che hanno determinato questo increscioso fenomeno, senza avere anticipato la cause oggettive che ne hanno prodotto le conseguenze; soprattutto nel non aver informato ex ante con la trasparenza dovuta il mercato e i distributori delle reali condizioni in cui versava la compagnia Eurovita; senza che gli stessi collocatori abbiano potuto dare istruzioni pienamente soddisfacenti alle varie reti dei Cf di come comportarsi in tali condizioni, Federpromm (affiliata Uiltucs e Uilca) – attraverso i propri legali e la collaborazione diretta dei consulenti finanziari e dei dirigenti dell’organizzazione – sta strutturando un servizio di tutela mirata al fine di offrire a tutti i clienti coinvolti nelle varie tipologie di polizze di Eurovita sottoscritte, sia del Ramo I che del ramo III, quali azioni possono intraprendere affinché non vi siano sorprese negative negli investimenti fatti; e questo indipendentemente dall’esito delle soluzioni sul piano politico che ci auguriamo – conclude la nota del sindacato – siano pienamente soddisfacenti per gli stessi investitori ed operatori professionali
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