top of page
  • Immagine del redattoreRedazione Federpomm

Federpromm chiede un contratto nazionale per i cf -articolo su Citywire 14/1/19

Lavorare su contratto nazionale di settore che riconosca la professionalità del

consulente finanzario e allontani l’alea di incertezza che grava sul lavoro di

quest'ultimo. E farlo urgentemente.


Con questo appello Federpromm (Federazione Intercategoriale Promotori - Consulenti

Finanziari e Operatori del Mercato Finanziario Creditizio e Assicurativo) dà il via alla

campagna di tesseramento 2019, aggiungendo di aver contattato il ministro del Lavoro

e delle Politiche Sociali per richiamare l’attenzione del governo sulla necessità, "non

rinviabile", di aprire un tavolo di confronto con le controparti datoriali (soprattutto

Abi, Assoreti e società di intermediazione del parabancario) e organizzazioni sindacali.


L'obiettivo è determinare una disciplina contrattuale di tutto il settore

dell’intermediazione finanziaria e/o assicurativa, "che risponda a criteri di funzionalità

e di trasparenza del mercato ma che dia anche ampia soddisfazione a tutti gli operatori

professionali del settore in un quadro di tutela del pubblico risparmio e degli

investitori".


A detta di Federpromm, molte sono le problematiche che gravano sul settore dei

consulenti, soprattutto quelle legate ai complessi adempimenti derivanti

dall’applicazione della normativa Mifid 2 e ai rapporti con l’Ocf, che, di recente, ha

assunto anche la vigilanza e il controllo diretto sull’attività dei consulenti finanziari.


In particolare, con l’applicazione dei nuovi parametri dettati dalla Mifid 2, la

federazione sottolinea la riduzione dei margini commissionali e degli spazi negoziali

con le società mandanti a cui si aggiunte l’aumento dei costi ricorrenti a carico dei cf

(dalla formazione obbligatoria, ad una fiscalità gravosa, alla doppia previdenza).


In questo scenario, conclude Federpromm, si vanno sempre più delineando le discrasie

che caratterizzano la professione dei cf e che, sin dal varo della legge sulle Sim

(n.1/91), continua ad essere ancora disciplinata (per l’offerta fuori sede) dal contratto di

agenzia. Questo svaluta, sempre a detta della federazione, la professionalità dei cf,

mentre sul versante della sezione degli autonomi (fee only) si assiste a grandi difficoltà

nel poter iscriversi all’apposita sezione dell’albo causa i complicatissimi adempimenti

burocratici per accedervi.

bottom of page