A seguito della richiesta avanzata da Federpromm (Uiltucs) si è svolto ieri pomeriggio un incontro-confronto in connessione remota con il Presidente, prof.Antonio Catricalà e il Direttore Generale, Dr.Federico Luchetti dell' Organismo degli Agenti e Mediatori creditizi (OAM) sui vari temi che coinvolgono direttamente, in questa difficilissima fase, lo svolgimento delle attività degli operatori del settore dell'intermediazione creditizia. Una delle questioni di rilievo - come hanno evidenziato i rappresentanti del sindacato per la sua importanza - sottoposta all'attenzione dell'OAM, riguarda nello specifico le soluzioni da dare all'applicazione della sentenza della CGUE, cosiddetta Lexitor. Infatti è stato rimarcato come alcuni Tribunali, come quelli di Milano e Torino, abbiano letteralmente applicato in modo sistematico la decisione della Corte influenzandone il suo orientamento nel contesto italiano. E' stata tuttavia condivisa l'ipotesi della necessità di un ricorso in sede Comunitaria da parte dello Stato italiano per rivedere nel merito le decisioni legate al recepimento di tale sentenza ed attualmente applicate in toto nel modello normativo e regolamentare del nostro Paese.
Un apprezzamento inoltre è stato espresso per le decisioni dell'OAM circa la delibera assunta dalla Presidenza e dagli Organi deliberanti della Fondazione in data 17 dic.2020 per aver accettato le richieste avanzate da quasi tutte le Organizzazioni del settore sulla riduzione della quota associativa nell'anno 2021 dei soggetti vigilati, a dimostrazione della situazione di crisi che tali operatori stanno vivendo.
Per poter affrontare in modo organico le varie questioni connesse alla riduzione delle provvigioni che sta creando notevoli problemi sulla marginalità e sopravvivenza degli agenti e mediatori, causa anche l'applicazione avanzata del fintech e del crowdfunding all'intera filiera del settore, è stato proposto di riconoscere a monte da parte del soggetto erogatore un compenso forfettario minimo all'agente, sotto il quale non sarà possibile scendere e comunque subordinato alla durata effettiva del contratto inizialmente stipulato; ciò anche al fine di non creare quegli scompensi operativi generati dalla "distonia" interna all'organizzazione dei prodotti e servizi offerti, anche tramite i canali legati alla applicazione di tali tecnologie avanzate.
Proprio in funzione di un riordino di carattere normativo e di adeguamento alla realtà del mercato è emersa l'esigenza - come ha sottolineato Daniela Pascolini, responsabile del coordinamento del settore di Federpromm - dal confronto con tale Authority - di rivedere il "vincolo del monomandato" in capo agli agenti finanziari, apportando le modifiche alla regolamentazione dettata dal D.Lgs.n.141/2010; esigenza ormai inderogabile in ordine ai cambiamenti in atto.
In ultimo Marucci, affrontando in modo organico il problema del rapporto di natura contrattuale che lega l'Agente all'Intermediario creditizio, ha proposto - vista l'esigenza di dare un riconoscimento formale a tali operatori professionali per il ruolo sociale da questi ricoperti nella relazione " intermediario-cliente-agente"-al fine di poter meglio disciplinare il settore con un Accordo Economico Collettivo (AEC), che meglio regolamenti il profilo normativo-professionale, economico-previdenziale. La delegazione di Federpromm via web era composta da: Pascolini, Marucci, Cuzzi, D'Antonio, Spalvieri, Leporati, Abbadini, Rocchi M., Rocchi C., Di Giorgio,
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