Uno spaccato della situazione italiana tracciato dal Centro di Ricerca Censis che di seguito se ne sottolineano i punti sostanziali. by redazione
La situazione rappresentata dal 57.0 Rapporto Censis raffigura un Paese affetto da un "sonnambulismo diffuso", dentro un sonno profondo, dinanzi al calcolo raziocinante che servirebbe per affrontare dinamiche strutturali, di lungo periodo, dagli effetti potenzialmente funesti.
Alcuni esempi : nel 2050 l’Italia avrà perso 4,5 milioni di residenti e quasi otto milioni di persone in età attiva: una scarsità di lavoratori che avrà impatti importanti sulla struttura dei costi del sistema produttivo e sulla capacità di generare valore.
Ancora qualche dato: la spesa sanitaria, sempre nel 2050, salirà da 131 miliardi di euro a 177 miliardi.
Un sonnambulismo non solo attribuibile alle classi dirigenti ma anche alla “maggioranza silenziosa” degli italiani. Insomma un Paese in cui le persone ritengono di contare poco, feriti da un senso di impotenza e convinto (il 50%) fra le tante certezze/incertezze che il Paese non sarebbe in grado di difendersi da un attacco bellico mentre il 43% teme che resteremo senza energia sufficiente per tutte le necessità.
Ritengono inoltre 73,8% che non vi saranno lavoratori sufficienti per pagare le pensioni. Rispetto alla inflazione l’indice nazionale dei prezzi al consumo è del 5,3% un valore che porta il livello dell’inflazione acquisita per il 2023 al 5,7%.
Per quanto concerne la bolla del risparmio cash si rileva una riduzione di oltre 20 miliardi di euro. L’educazione finanziaria dei risparmiatori continua ad essere scarsa: solo il 40,8% non comprende l’effetto dell’inflazione sul potere di acquisto, il 47,8% le ripercussioni del tasso di interesse sui prestiti bancari, il 41,6 non distingue tra azioni e obbligazioni e per il 37,4% un investimento remunerativo è solo un colpo di fortuna.
Per approfondire, www.censis.it
Comments