In un quadro generale di problematiche complesse che il sistema Italia sta vivendo in cui i livelli di conflittualità si sono particolarmente accentuati sta emergendo la linea assunta dai grandi gruppi industriali e finanziari nel ridisegnare le logiche di potere che prevarranno nel prossimo futuro. Una logica dettata dallo stesso sistema così strutturato in cui il terreno di confronto sarà giocato su livelli ben diversi tra grandi agglomerati finanziari andando, ove possibile, ad assorbire e neutralizzare le realtà medio-piccole che non saranno più in grado di modificare i rapporti di forza per poter sopravvivere.
Non da meno un settore di particolare rilevo è quello del sistema bancario italiano che sta attraversando una delicata fase di forte concentrazione. Ne è testimonianza sul Gruppo UBI Banca l’operazione in atto da parte di Intesa che per ragioni “dimensionali” si pone come obiettivo di allargare il proprio raggio d’azione nel contesto internazionale. “ Logiche che noi di Federpromm (Uiltucs) - dichiara Marucci – rispettiamo ma che devono anche coinvolgere tutti gli addetti ai lavori, rispettandone anche il loro storico valore umano e professionale. “
Nell’ambito dell’intermediazione finanziaria – sottolinea lo stesso Marucci -abbiamo alla stessa stregua assistito da qualche anno alla scomparsa di molte realtà nel settore delle reti di collocamento che attraverso il ruolo significativo svolto dai consulenti finanziari presentavano – e tuttora presentano - uno standing di alto contenuto professionale nell' offrire servizi e consulenza alla propria clientela. Tuttavia le logiche legate ai grandi gruppi “purtroppo” tra fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni ed incorporazioni, stanno profondamente ridisegnando la mappa dello stesso sistema bancario ed assicurativo italiano. Di fatto se ne constatano gli effetti: riduzione degli organici, riduzione delle filiali, prepensionamenti forzati, investimenti massicci sulle nuove tecnologie avanzate, nuove relazioni industriali.
Tale scenario giocoforza sta coinvolgendo anche la rete dei consulenti finanziari di IWBank che essendo controllata dalla capogruppo Ubi sta vivendo – forse indirettamente a causa dell’ Ops di Intesa su Ubi – anche questa fase di incertezza che ha messo in allarme gli oltre 700 consulenti finanziari della stessa rete Iwbank.
Proprio in funzione di tale possibile acquisizione sul destino dei Cf della rete IWbank, Federpromm, in rappresentanza di molti associati, ha ritenuto di conferire l’incarico di responsabile del coordinamento dei consulenti finanziari della rete IWBANK allo storico Nicola Scambia, già conosciuto nel settore con l’acronimo “Jackfly”dal titolo di un suo romanzo.
La scelta di Scambia è fondata anche sul suo trascorso professionale: un "sindacalista" che si definisce "outsider" con idee sempre nuove e propositive nel tutelare i diritti acquisiti e da acquisire della nostra professione. Vanta una storia di oltre 30 anni nel settore delle reti ed è stato autore di un romanzo dal titolo "Jackfly" che ha fatto molto rumore nel settore della finanza e non solo. In sostanza questo nuovo incarico darà l'opportunità a molti colleghi consulenti di contare su una vera organizzazione per le loro tutele contrattuali,previdenziali e professionali, Nicola Scambia – nella comunicazione già inviata alla IwBank - sarà coadiuvato nella funzione di dirigente sindacale dal collega Cf Salvatore Elia Tripi, assistiti dal segretario nazionale di Federpromm (Uiltucs) Claudio Mariani.
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